SEDIPLAN è un progetto focalizzato sull’interazione fra gli impianti di produzione idroelettrica, le opere di difesa e i corsi d’acqua della provincia di Bolzano, con particolare riferimento alla gestione dei sedimenti. Lungo il reticolo idrografico alpino sono presenti interazioni fortemente alteranti nella continuità longitudinale dei flussi di sedimenti presso le numerose opere trasversali presenti (dighe, traverse o briglie) che interrompono le dinamiche naturali di trasporto dei sedimenti. Si osservano crescenti problemi di interrimento e di gestione operativa delle traverse idroelettriche e si determinano negli alvei di valle deficit di materiale solido che deteriorano le componenti biotiche e abiotiche, con importanti e pericolose ripercussioni.
Il progetto vede la collaborazione di diverse ditte alto-atesine quali Mountain-eering s.r.l., CISMA, Patscheider & Partner e la Libera Università di Bolzano (LUB).
Il progetto intende:
- analizzare nel dettaglio la problematica;
- sviluppare strumentazione ad hoc per la quantificazione dei fenomeni e del loro effetto sulle strutture antropiche;
- proporre tools decisionali operativi finalizzati a ottimizzare la gestione dei sedimenti presso i bacini e le traverse al fine di ridurne i tassi di interrimento, di minimizzare l’impatto ambientale a valle di essi e di mitigare il pericolo idraulico per le zone limitrofe.
Il progetto SEDIPLAN utilizza un approccio multi-scala che combina raccolta di dati storici, monitoraggio strumentale, analisi GIS e modellazione numerica per studiare i flussi di trasporto solido e le traiettorie morfologiche nei corsi d’acqua altoatesini. Alla scala spazio-temporale minore (< 0.1 km in lunghezza, < 1-3 anni) appartengono le analisi condotte presso stazioni di monitoraggio ed impianti idroelettrici. Le stazioni di monitoraggio del trasporto solido analizzate sono, oltre a quelle già esistenti, quelle già previste in realizzazione da parte dell’Ufficio Idrografico negli anni 2016-2018 (Gadera, Aurino, Isarco, Adige a Salorno), mentre l’impianto idroelettrico di riferimento per la modellazione numerica si trova lungo il F. Rienza (Kniepass). Alla scala intermedia (0.1-10 km, 1-50 anni) viene analizzata la produzione solida di diversi bacini idrografici, grazie ai dati di sedimentazione nei serbatoi idroelettrici e presso le piazze di deposito, il bilancio dei sedimenti legato al verificarsi di eventi di piena e/o colata detritica, e la dinamica della propagazione del sedimento in sospensione a valle di impianto idroelettrici. Alla scala maggiore (ordine dei 100 km e 200 anni) appartengono gli studi sulle tendenze evolutive (passate e future) dei corsi d’acqua principali dell’Alto Adige e l’individuazione delle priorità per la gestione del trasporto solido a scala provinciale. Il progetto è innovativo in quanto:
- è il primo a studiare il trasporto solido a scala provinciale in Alto Adige;
- utilizza un insieme di metodi applicati a diverse scale;
- prevede la collaborazione fattiva con importanti società idroelettriche;
- si integra pienamente con la componente di sviluppo tecnologico prevista da SEDIPLAN-innovation.
Le attività del progetto si articolano in 5 workpackages tra di loro interconnessi:
- WP1: project management.
- WP2: comunicazione, sia verso la comunità scientifica che verso gli stakeholders locali e nazionali.
- WP3: raccolta dati, analisi dei flussi di sedimento.
- WP4: sviluppo strumentazione di misura per il trasporto solido – Analisi dei dati delle piastre geofoniche, messa a punto di un sistema di allarme (Early Warning System, di seguito EWS) e miglioramento delle misure di taratura del trasporto solido da mettere in pratica sulle sezioni idrometriche della provincia.
- WP5: analisi a scala d’impianto – Modellistica per bacini e serbatoi, misure di campo su bacini e serbatoi e analisi tipologie di impianto.
- WP6: sintesi dei risultati – Pianificazione delle misure di gestione, spazializzazione dei risultati relativi al budget di sedimenti, elaborazione di linee guida.